È stata stupefacente la vita del fisico nucleare Tommaso Perez (nome mutuato da Lo Straniero di Camus), che un tempo banchettava con premi Nobel ammirando le stelle, e che ora è immobilizzato nel letto in una casa di riposo. La paralisi fisica di Tommaso è anche una paralisi dei sentimenti, che lascia spazio solo alla cinica osservazione di quanto accade intorno: "la parodia delle bassezze umane, che la vecchiaia, come un regista maledetto, esalta fino alla massima potenza". Ma come sempre nei romanzi di Licalzi, tutto è pronto a ribaltarsi. La rivoluzione qui è Elena, un amore fuori tempo massimo, che insegna a Tommaso laddove la fisica aveva fallito: "oltrepassare il confine dove il sé si confonde con l'altro e il sé e l'altro diventano tutt'uno".