È la modernissima ed emblematica tragedia di Vitangelo Moscarda che scopre di essere un estraneo a se stesso, costruito dagli altri a modo loro: ognuno lo fa diverso e gli altri lo falsificano. Non può conoscersi, se pretende di costruirsi come uno. Non gli rimane che spogliarsi di tutte le connotazioni, le cosiddette qualità, gli averi, farsi dare del pazzo, vivere non più in sè, ma "in ogni cosa fuori".